Osservatorio regionale della cooperazione
L’Osservatorio regionale della cooperazione “svolge attività di analisi e di studio delle problematiche strutturali e congiunturali relative al settore cooperazione nel contesto del quadro economico regionale, nazionale ed internazionale” (l.r. 23/2004 e successive modifiche ed integrazioni).
L’Osservatorio concorre alla formulazione degli indirizzi delle politiche e alla programmazione regionale.
L’Osservatorio è operante all’interno della Direzione regionale Coesione Sociale nel Settore Politiche del Lavoro e deve operare in stretto raccordo con la Commissione regionale della cooperazione (rif. art. 10, comma 2 della l.r. 23/2004).
L’Osservatorio:
- contribuisce alla realizzazione e gestione del sistema informativo regionale sulla cooperazione in raccordo con quello nazionale;
- divulga i dati e le elaborazioni per una migliore conoscenza del fenomeno della cooperazione piemontese, anche al fine di rafforzare la presenza delle cooperative piemontesi sul mercato nazionale ed internazionale;
- valuta l’efficacia degli interventi regionali in materia di cooperazione al fine di completare la funzione di supporto alle politiche e alla programmazione della Regione.
I principali temi sviluppati dell’Osservatorio riguardano gli aspetti economici, occupazionali e congiunturali del settore cooperazione.
In particolare l'Osservatorio si occupa dell'anagrafe delle imprese mediante Infocamere (data di iscrizione, numero di dipendenti, tipo di attività, imprese cessate).
Attività
L’Osservatorio:
- cura la raccolta e l’aggiornamento delle principali informazioni del settore acquisendo sistematicamente dati da fonti già disponibili e attivando specifiche collaborazioni con soggetti pubblici e privati;
- aggiorna l’archivio storico informatico dei dati ogni sei mesi, archivio diviso in due aree: imprese vigenti e cessate;
- promuove ricerche, studi e indagini su aspetti specifici del mondo cooperativo;
- realizza pubblicazioni e strumenti di informazione periodica;
- organizza e partecipa a seminari e convegni di studio;
- predispone annualmente un programma di attività, tenendo conto degli indirizzi della programmazione regionale e di settore.
L’Osservatorio fornisce:
- il rapporto sulle indagini congiunturali sulla cooperazione piemontese;
- il rapporto annuale sulla cooperazione nel quale sono riportati i principali dati statistici relativi alle imprese cooperative e loro Consorzi;
- i quaderni della cooperazione su cui sono pubblicate indagini specifiche di approfondimento;
- le pubblicazioni con cui informare su argomenti d’interesse comune come ad esempio i finanziamenti per le società cooperative e i loro consorzi;
Risorse e organizzazione
L’Osservatorio dispone di un capitolo di bilancio con stanziamento regionale specifico.
L’organico è composto dal dirigente della struttura regionale in cui opera l’Osservatorio, da un funzionario che coordina l’attività di ricerca, di indagine e l’attività amministrativa (Sig.ra Barreca), un altro funzionario che si occupa della parte tecnica informatica (Sig.ra Romagnoli).
L’Osservatorio si avvale di consulenti e collaboratori per le attività di ricerca e di un gruppo di lavoro che comprende oltre ai funzionari regionali predetti:
- un ricercatore dell’IRES;
- un funzionario del CSI Piemonte per la gestione del sistema informativo;
- un funzionario dell’Osservatorio sull’economia civile, Camera di commercio di Torino
L’Osservatorio si può inoltre avvalere: di società o singoli ricercatori incaricati dalla Regione per la realizzazione delle indagini monografiche di approfondimento e di partner per la stampa delle pubblicazioni.
Relazioni Connessioni Reti
L’Osservatorio avrà relazioni con la Commissione regionale della cooperazione, con le Centrali cooperative, con i Centri di consulenza tecnica e con altri eventuali organismi connessi all’operatività della norma.
Il contatto più regolare e costante sarà con le sezioni regionali delle Associazioni nazionali giuridicamente riconosciute di tutela del movimento cooperativo, proprio per la sua funzione di raccolta e restituzione di dati e informazioni.
Si prevedono rapporti di scambio di dati e informazioni con altri Osservatori Regionali (ad esempio l’Osservatorio Regionale sul Mercato del Lavoro e l’Osservatorio regionale dell’artigianato).
L’offerta e la domanda di dati
Oltre ai destinatari istituzionali, l’Osservatorio fornirà i propri dati a tutti coloro che ne faranno richiesta: giornalisti, studenti, operatori di altri enti pubblici, professori universitari.
Accanto alle attività del sistema informativo e delle analisi congiunturali, dai contenuti marcatamente economici, c’è un interesse a sviluppare di più gli aspetti sociologici in questo settore. Oltre alle tecniche quantitative di ricerca e di analisi dei dati saranno utilizzate anche quelle adatte a conoscere la dimensione qualitativa del settore.
Le parti da approfondire riguardano il rapporto con il credito, i cambiamenti dovuti all’applicazione del nuovo diritto societario, la condizione lavorativa dei soci, il requisito della mutualità prevalente, il collegamento intergenerazionale all’interno delle realtà imprenditoriali e il rapporto tra sviluppo locale e cooperazione.
MODIFICHE ALL’ARTICOLO 12 DELLA L.R. 23/2004 E SUCCESSIVE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI
La l.r. n. 5 del 4 maggio 2012 “Legge finanziaria per l’anno 2012” ha modificato l’articolo 12 (Obiettivi dell’Osservatorio) della l.r. 23/2004 e s.m.i. prevedendo anche il seguente obiettivo: “favorire la tutela delle condizioni di lavoro dei lavoratori delle imprese cooperative, contrastare i fenomeni di dumping e di concorrenza sleale, favorire l'instaurarsi di rapporti contrattuali corretti, sia dal punto di vista normativo che dell'equa remunerazione, tra cooperative e pubbliche amministrazioni del territorio piemontese”.
La predetta modifica impone all’Osservatorio regionale della cooperazione:
- di organizzare l’attività volta alla verifica dell’applicazione nei confronti dei soci lavoratori delle società cooperative di produzione lavoro, anche sociali, con rapporto di lavoro subordinato, di trattamenti economici non inferiori a quelli risultanti dai contratti collettivi nazionali e territoriali con riferimento a quanto disposto dall’art. 7 del D.L. 248/07 “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni urgenti in materia finanziaria” convertito in legge dalla legge 28 febbraio 2008, n. 31;
- di attuare, in sinergia con la Direzione regionale del Lavoro e gli Osservatori sulla cooperazione, il contrasto ai fenomeni di dumping e di concorrenza sleale e lo sviluppo di rapporti contrattuali tra pubbliche amministrazioni e cooperative che tengano conto dell’equa remunerazione.